COS’È LA PSICONEUROIMMUNOENDOCRINOLOGIA (PNEI)
La psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) rappresenta un modello scientifico di conoscenza del funzionamento dell’organismo umano nella sua totalità. Per molto tempo la medicina ha studiato l’uomo operando rigide dissezioni dei sistemi e degli organi, riuscendo così ad ottenere una massa di straordinarie informazioni “meccaniche”, ma perdendo di vista l’insieme della persona.
La PNEI si prefigura di studiare le reciproche interazioni tra il sistema nervoso, il sistema endocrino e quello immunitario. In particolare, studia gli effetti esercitati dal sistema nervoso sul sistema immunitario e gli effetti esercitati dal sistema immunitario sul sistema nervoso, mediati in entrambi i casi da interazioni ormonali.
È importante sapere che tutti questi sistemi interagiscono tra loro mantenendo l’omeostasi (ossia l’equilibrio) dell’organismo e alla fine, influenzandosi reciprocamente, determinano il nostro stato di salute o di malattia.

PNEI E STRESS
In condizione di stress, l’organismo attiva risposte che, tramite il sistema immunitario, danno inizio a una serie di eventi a livello endocrino: si attivano cioè ormoni quali l’adrenalina ed il cortisolo.
Questa risposta, se si limita ad una fase acuta, ha un effetto positivo: questo modesto rialzo ormonale aumenta l’azione immunitaria, attiva delle reazioni fisiche di adattamento, migliora le capacità di concentrazione ad esempio.
Quando però lo stato di stress perdura, le sostanze rilasciate (le stesse che nella fase di stress iniziale producono effetti positivi) diventano dannose. Se si instaura uno stress cronico, si attivano dei meccanismi nocivi: tra questi, quello più importante è la diminuzione o la soppressione della risposta del sistema immunitario.
Di conseguenza a stati di iperattivazione emozionale, sono state scientificamente riscontrate importanti variazioni di parametri immunitari: ad esempio ma un ritardo nella sintesi di anticorpi, fino ad arrivare a fenomeni patologici che potrebbero portare all’insorgenza di malattie autoimmuni (ad es. tiroidite di Hashimoto, diabete di tipo II, sclerosi multipla, malattie neurodegenerative, ecc.).
Inoltre lo stress cronico può fare insorgere fenomeni di ansia e depressione dovuti a un’omeostasi instabile del corpo (Bagnoli A., 2014).
PNEI, PSICOSOMATICA ED EMOZIONI
Recenti studi di psiconeuroimmunoendocrinologia dimostrano che la tendenza a somatizzare sia più propriamente presente in coloro che non riescono a riconoscere o ad esprimere le proprie emozioni (Bagnoli A., 2014).
Diventa sempre più importante nell’attività dello psicologo utilizzare tecniche di meditazione, le quali rappresentano uno strumento fondamentale per la regolazione delle emozioni e dello stress.
Lo psicologo dovrebbe anche utilizzare nella propria pratica clinica modalità di lavoro sul piano corporeo, oltre che sul versante della parola, in modo di poter dare voce alla sofferenza psichica ed emotiva, garantendo così un lavoro parallelo e di reciproca influenza tra la mente e il corpo.

Citando Gustav Carl Jung: “un cattivo funzionamento della psiche può fare molto per danneggiare il corpo e allo stesso modo una malattia somatica può danneggiare la psiche”
Se hai domande, suggerimenti o curiosità da condividere, ti invito a contattarmi.
