DALLA GRAVIDANZA AL DIVENTARE MAMMA
Nella vita di una donna la gravidanza rappresenta una fase molto delicata in quanto è contrassegnata da cambiamenti molto profondi, che riguardano tanto la sfera psichica quanto quella corporea.
Per la donna si tratta di un importante momento di sperimentazione circa aspetti nuovi nel rapporto con se stessa, i quali avranno un impatto sulla sua vita futura e naturalmente anche sul rapporto con il bambino in arrivo.
Oltre ai cambiamenti corporei quindi anche l’assetto mentale della donna si modifica in maniera sostanziale: questo comporta l’attivazione di un processo di ridefinizione della propria identità, di donna, di madre e del suo ruolo all’interno della coppia.
La gravidanza, tuttavia, non viene vissuta da tutte le donne nello stesso modo: infatti, essa può arrivare nel momento giusto, troppo presto o troppo tardi, dopo tanti tentativi, può essere desiderata o non programmata, può avvenire senza che si abbia un partner stabile oppure in una situazione economica difficoltosa. Naturalmente tutti questi fattori influenzano il modo di vivere la gravidanza e le relative emozioni sperimentate.
GRAVIDANZA ED EMOZIONI
Inoltre durante la gravidanza si assiste al riemergere di vissuti appartenenti al mondo della propria infanzia, molti dei quali devono essere compresi ed elaborati, per poter progredire nel proprio processo di evoluzione personale.
All’interno di un percorso di sostegno alla gravidanza la donna ha quindi la possibilità di trovare uno spazio dedicato completamente a se stessa così come un percorso di sostegno nelle prime fasi di vita del bambino si configura come uno strumento fondamentale per affrontare questo importante momento di vita nella maniera più serena possibile.
Infatti dopo il parto nella fase di normalizzazione del corpo e dell’allattamento, vengono prodotti numerosi ormoni che influiscono notevolmente sullo stato d’animo della donna. Questo lieve disturbo emozionale è dunque transitorio ed insorge nei giorni immediatamente successivi al parto; questo fenomeno si chiama baby blues. Con questo termine si indica un momento di abbassamento dell’umore, con sensazione di stanchezza, di tristezza e di sfiducia, crisi di pianto, che si accentua intorno al quarto-quinto giorno dopo il parto (cioè in corrispondenza della montata lattea) dura alcune ore o alcuni giorni e poi si risolve spontaneamente.

DAL BABY BLUES ALLA DEPRESSIONE POST PARTUM
Ci sono mamme che sperimentano una vera depressione post partum.
La principale differenza tra baby blues e depressione post partum è la durata: il primo, come già detto, è solo una breve e lieve alterazione dello stato emotivo e può manifestarsi nelle prime 48 ore dal parto e durare fino a dieci giorni dopo mentre la depressione post partum dura molto di più ma, soprattutto, inizia con maggiore ritardo rispetto al giorno del parto.
La depressione post partum compare a partire dal secondo o terzo mese dalla nascita del bambino e si presenta con vari sintomi: tristezza, sbalzi d’umore, ansia, mancanza di concentrazione. Questa forma di depressione colpisce, secondo le recenti statistiche, oltre il 12% delle neo mamme, ma molte fanno ancora fatica a parlarne, tanto che può essere considerato un vero e proprio tabù. Inoltre, stando agli ultimi studi scientifici, la depressione post partum comincia già durante la gravidanza.
Altra differenza tra baby blues e depressione post partum sono le cause: mentre quelle del primo sono note e maggiormente conosciute (i rapidi cambiamenti ormonali) i motivi del secondo sono ancora sconosciute non è ancora nota perché avvenga la depressione post partum, per ora è emerso solo che colpisce maggiormente le donne con alle spalle una storia famigliare difficile.

ESSERE MAMMA E RUOLO SOCIALE OGGI
Molto spesso, il peso del ruolo sociale, induce le mamme che si trovano in difficoltà a nasconderlo. Ad esempio, se il parto e la degenza sono stati difficili molte donne possono non sentirsi pronte ad occuparsi del bimbo, provando sentimenti di inadeguatezza , di estrema stanchezza nella gestione quotidiana del piccolo ma è importante non vergognarsene e parlarne; la comunicazione è fondamentale in questi momenti: con il papà del bambino, con la famiglia , con uno specialista come lo psicologo. E’ importante ricordare che questi vissuti non intaccano assolutamente la competenza e la capacità genitoriale che la donna possiede ma è altrettanto importante superare le difficoltà e i problemi che possono verificarsi in questa fase di vita chiedendo un aiuto e un sostegno adeguato.

Ecco il link dove potete trovare l’articolo scritto in collaborazione con la dietista Dott. Rossana Amoroso che presenta anche accorgimenti circa l’alimentazione da seguire durante questo periodo di vita
http://www.dietistarossanaamoroso.it/varie/gravidanza-come-viverla-nel-migliore-dei-modi/
