Gravidanza e maternità

Diventare madre è uno dei momenti più intensi della vita di una donna. L’emozione di scoprire di aspettare un figlio, i nove mesi di attesa in cui una vita cresce dentro di lei e infine quel caldo abbraccio che gli dà il benvenuto nel mondo.
Ti capisco, anche io da mamma ricordo ogni attimo della mia gravidanza e della maternità e so anche che non è sempre tutto rosa e fiori.

La gravidanza, come la maternità, è un periodo delicato, che mette a dura prova il nostro equilibrio interiore e quello della coppia. Non è inusuale sentirsi perse, inadeguate, soffocate, soprattutto dopo il parto. Dopotutto nessun figlio nasce con il libretto delle istruzioni sotto il braccio. I dubbi e le domande sono tante, troppe per poterle risolvere senza l’aiuto di qualcuno che possa davvero capirti e ascoltarti. È qui che entra in gioco la figura dello psicologo perinatale.

Sarò una buona madre?

Quando Serena mi contattò per una consulenza online, la prima domanda che mi fece fu proprio questa: sarò una buona madre?

Serena non aveva pianificato la gravidanza, era all’apice della sua carriera e di certo un figlio non era il suo primo pensiero, ma quel test positivo aveva cambiato in lei qualcosa.

I dubbi erano tanti, non si sentiva pronta, non si sentiva all’altezza, aveva paura che la sua grande passione per il lavoro che tanto aveva lottato per avere potesse avere la precedenza sul bambino che portava in grembo. Serena si sentiva persa, in un limbo di domande che le sembrava non avessero risposta.
Sono rimasta al fianco di Serena per tutta la durata della gravidanza, sostenendola e aiutandola ad affrontare le sue paure per un parto positivo e consapevole.

Quando si tratta davvero di
depressione post parto?

Federica aveva tanto desiderato Nicola, lei è il compagno lo avevano cercato per tanto tempo e finalmente era arrivato. Come spesso accade dopo la nascita di un bambino, però, Federica cadde in quello che viene chiamato il Baby Blues, un periodo di depressione fisiologica, in cui una madre si sente triste, viene assalita dai dubbi e da frequenti crisi di pianto. Un fenomeno passeggero e del tutto naturale, se circoscritto al primo mese dopo il parto.

Per Federica però, con il passare dei giorni le cose non migliorarono, anzi, aveva cominciato a non mangiare più e a trascurarsi, fino a rifiutarsi di allattare Nicola. Fu Antonio, il suo compagno, a chiamarmi preoccupato. Insieme abbiamo analizzato i sintomi e capito che Federica stava entrando in depressione post-partum e aveva bisogno di un sostegno concreto e reale.

Come ti aiuto

Per prima cosa, ricordati che io sono qui per te e per far sì che la tua gravidanza o il rapporto con il tuo bambino dopo il parto siano i più sereni possibile. Non esistono sentimenti sbagliati, con me puoi esprimere ogni tua sensazione e pensiero in piena libertà, perché è proprio da lì che partiremo: da ciò che provi.

Affronteremo insieme i dubbi che ogni gravidanza porta con sé, sconfiggeremo il senso di inadeguatezza e di insicurezza che senti dentro di te, arrivando al parto in uno stato di pace e con tanta consapevolezza in più.

Se hai già il tuo bimbo tra le braccia e ti senti stanca, triste e ti sei riscoperta a piangere di nascosto, non preoccuparti, sono qui per ascoltarti e per sostenerti.

Se hai difficoltà a far dormire il tuo bambino, sappi che sono anche consulente del sonno e sono sicura che insieme troveremo il metodo che ti permetterà di far riposare sia te che il tuo piccolo.

Quanto durano gli incontri?

Per prima cosa ci sentiremo per una telefonata conoscitiva, per capire come posso esserti d’aiuto, dopo di che proseguiamo con la programmazione dei colloqui successivi.

Gli incontri hanno una durata di 50 minuti e possiamo svolgerli in presenza oppure online, in base alle disponibilità di entrambe.
Il percorso che faremo insieme seguirà i tuoi ritmi, non c’è una durata standard perché al centro di questo viaggio ci sarai tu.

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