Rapporto genitori e figli

Se diventare genitori è una delle avventure più affascinanti che la vita ci regala, è di sicuro anche una delle più complesse e sfidanti. Non è un caso che esista un detto che dice “fare il genitore è il mestiere più difficile del mondo”, no?

Il problema nasce quando tra bambino o adolescente e genitore si interrompe il canale di comunicazione. Sembra quasi di parlare due lingue diverse, fatte anche di gesti violenti o di silenzi infiniti.

La crisi del rapporto tra genitori e figli spesso sono dovute ai cosiddetti scatti evolutivi del bambino o del ragazzo adolescente.
Nel caso del bambino, ad esempio, possono manifestarsi dei disagi a causa di cambiamenti importanti nella sua vita, come il cambio di scuola, la morte di un nonno o la nascita di un fratello.
Nel caso dell’adolescente, invece, spesso i problemi nascono dalla stessa natura transitoria del periodo che stanno vivendo, il passaggio dall’infanzia all’età adulta.

Bambini iperattivi e adolescenti intrattabili:
quando chiedere aiuto

Laura e Giacomo sono i genitori di due bambini stupendi: Tommaso di cinque anni e Rachele di appena qualche mese. Finché Rachele si trovava nella pancia, la famiglia era in completa armonia e Tommaso sembra aver compreso e accettato il nuovo arrivo , ma dopo qualche mese dalla nascita le cose sono cambiate. Tommaso ha cominciato a manifestare un certo astio specialmente nei confronti di Laura, arrivando a colpirla mentre allattava Rachele. Dopo l’ennesimo episodio di violenza, è stato papà Giacomo a chiamarmi per fissare un appuntamento conoscitivo, che si è poi evoluto in un vero e proprio percorso familiare.

Alice, invece, è madre di Nicola, sedicenne in piena crisi adolescenziale. Mi ha contattato perché negli ultimi tempi il rapporto con lui è cambiato in modo radicale. Il dialogo, che fino a quel momento era stato al centro della loro relazione, ha lasciato spazio a un lungo silenzio e a pomeriggi riempiti dalle musiche elettroniche di videogiochi.
Inutile dire che Nicola non ha voluto partecipare agli incontri, a come ho detto ad Alice, non è qualcosa di necessariamente negativo, perché i benefici della terapia, anche se i colloqui avvengono solo con il genitore, si vedono comunque in famiglia.

Come ti aiuto

La risposta qui è “dipende”.

Con i bambini bisogna andarci cauti, sono creature delicate e molto sensibili, per cui solitamente il primo incontro è dedicato solo ed esclusivamente ai genitori. Questo aiuta a conoscerci e a creare un ambiente confortevole per il bambino, quando poi verrà coinvolto nei colloqui successivi.

L’adolescente è per definizione un’anima tormentata, complessa, tutti noi ci ricordiamo della nostra adolescenza come, forse, uno dei periodi più turbolenti della nostra vita. Bisogna quindi procedere per gradi, alternando incontri con i genitori a colloqui individuali con il ragazzo o la ragazza. Infine, se la situazione lo permette, uniremo le due cose, cercando un confronto costruttivo che porti a un cambiamento che gioverà e coinvolgerà l’intera famiglia.

Quanto durano gli incontri?

Ogni incontro avrà una durata di circa 50 minuti, concorderemo insieme il giorno e l’ora in cui vederci, per venire incontro alle esigenze di entrambe le parti.

Non so dirti con certezza quanto potrebbe durare il percorso che intraprenderemo insieme, lo vedremo di volta in volta e mano a mano che raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissati, ridurremo il numero di sedute. La cosa più importante è riportare l’armonia nella tua famiglia.

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